MUSEO DELLA STORIA CONTEMPORANEA DELLA RUSSIA

Un sabato di primavera siamo andati a vedere la mostra temporanea di Picasso
al museo Pushkin, di cui sta parlando tutta Mosca. Siamo arrivati all’ingresso del museo e, di fronte a una fila esagerata, abbiamo optato per una passeggiata sulla via più vivace di Mosca: la Tverskaya.
E alla fine la nostra meta sarebbe stata il Museo della Storia Contemporanea di Russia, noto anche come ex-museo della rivoluzione http://www.sovr.ru
Per questa ragione, questo museo non è molto popolare tra i moscoviti ed è forse per questo che non ci sono mai andata prima.
Il palazzo è un bellissimo esempio dell’architettura del tardo classicismo costruito alla fine del XVIII secolo per i conti Razumovsky, dicono che alla sua costruzione ha partecipato anche l’architetto italiano Domenico Giliardi. Nel corso del tempo la dimora ha avuto molti proprietari: dal 1831 al 1917 questo palazzo ha ospitato il club inglese dove si radunava la l’alta società russa. All’entrara ci sono i leoni scolpiti e per questo, nel linguaggio popolare dell’epoca, lo chiamavano “Dom so livami”(casa con i leoni).
Dopo la rivoluzione la casa è stata donata al museo della rivoluzione, come attesta il colore rosso della sua facciata.
Dall’entrata non si smette di stupirsi perché, nonstante le trasformazioni subìte dopo vari passaggi di proprietà, la casa come un vero nobile ha saputo conservare la sua dignità d’epoca con le sale dal decor  magnifico.
Oltre all’aspetto architettonico del palazzo sorprende il museo stesso per la richezza dei suoi oggetti (intorno a 2 millioni) che racconta la storia
della Russia dalla seconda metà del XIX secolo fino ai nostri tempi,  abbracciando 150 anni di storia russa.
Infatti la visita del museo incomincia dalla sala dedicata alla situazione politica attuale in Russia ma dopo si sviluppa in ordine cronologico.
La quantità di sale abbonda e il materiale esposto di vario genere cattura la vostra attenzione fin da subito e tiene l’interesse del visitatore fino
alla fine. Spostandosi tra una sala e l’altra ti senti come navigare nel tempo facendo i passaggi tra le varie tappe della drammatica storia russa.
Davanti i nostri occhi sono passate delle epoche intere: le guerre prima del 1917, la rivoluzione, la seconda guerra mondiale, il periodo
sovietco, la perestroika, per poi arrivare ai giorni nostri.
Abbiamo passato molte ore dentro ma ci rendevamo conto che si poteva rimanere lì tutto il giorno, imparando tante cose nuove.
Siamo usciti e grazie alla splendida posizione del museo ci siamo  trovati subito in mezzo della centralinissima via Tverskaya, continuando il
nostro viaggio, proprio come dei protagonisti della Russia contemporanea.

Un abbraccio,
Aliona